Secondo prove di laboratorio si è potuto attestare che, dopo opportuna oliatura, i manufatti fosfatati al manganese superano le 50-100 ore di resistenza in nebbia salina. 

Il rivestimento fosfatico grazie alla sua porosità è in grado di assorbire elevate quantità di olio e trattenerlo a contatto con la superficie.

La fosfatazione al manganese è in grado di ridurre gli attriti tra superfici in scorrimento reciproco, agendo su lubrificazione e riduzione della rugosità. I cristalli sulle superfici in scorrimento smussano i picchi e le rendono perfettamente speculari l’una all’altra. Nel contempo, le cavità ancora presenti nel riporto fosfatico fungono da riserve di lubrificante.

La fosfatazione allo zinco è un rivestimento prevalentemente costituito da fosfati di zinco e ferro.

Gli spessori ottenibili possono variare da 5 a 10 micron in funzione dell'attivazione, della concentrazione del bagno e del tempo di contatto.

Il rivestimento che si ottiene varia dal tipo di materiale e dalle lavorazioni che quest'ultimo ha subito, la rugosità può essere: cristallina aghiforme o prismatica.

Con la fosfatazione allo zinco si ottiene un risultato anticorrosivo solo dopo immersione in opportuni oli protettivi, Le norme di resistenza alla corrosione variano dalle 24 alle 48 ore in nebbia salina.

La fosfatazione microcristallina è un rivestimento di conversione cristallina di ultima introduzione che permette di ottenere cristalli particolarmente fini senza alterare molto le doti anticorrosive.

Gli spessori ottenuti vanno da 3 a 5 micron con una morfologia prevalentemente prismatica e regolare. Il trattamento di finitura prevede l'immersione in oli protettivi.